mercoledì 15 maggio 2013

Ancora tra i ricordi...


Nella giornata di ieri, sono stati tanti coloro che hanno regalato il loro ricordo, circa la magica impresa del Wimbledon del 1988.
Cominciamo con le parole di Bobby Gould, manager alla guida della "Crazy Gang", il quale ha affermato di non aver mai rivisto la partita contro il Liverpool.



Ecco le dichiarazioni da lui rilasciate: - Camminai sul campo da gioco con la coppa tra le mani e guardai la squadra che aveva vinto la competizione.-

Passiamo, ora, ai ricordi di Derek Walder, all' epoca gestore del " Wimbledon FC's Richardson Evans training ground" che, dopo la splendida finale, fu incaricato di custodire la coppa appena conquistata.
Derek racconta: - Tornammo al campo di allenamento per uno "staff party" e Syd Neal, l' allora addetto alle divise, disse che non sapeva cosa avremmo dovuto fare della coppa. Fu suggerito che la custodissi io, dato che vivevo sul posto. Sapevo che l' avrei conservata fino al giorno dopo, dato che sarebbe stata prelevata per il giro sul bus scoperto. La conservai nel mio soggiorno, ma non riuscii a dormire troppo quella notte, a causa del valore della coppa stessa! Mio figlio Adrian tornò a casa la mattina dopo e, nel giro di 10 minuti, aveva già un paio di compagni intorno a sé. Mia figlia, Julie, si mise in posa per una foto con la coppa.-



Derek continua con un pensiero agrodolce: - Erano tempi meravigliosi, per lavorare nell' ambito del football, ma le cose sono cambiate molto.-
Una chiusura sulle tristi vicende che hanno coinvolto il Wimbledon: - Hanno portato via l' anima al club. Seguo l' AFC Wimbledon, nonostante tutto, ed é grandioso vedere come lo spirito del vecchio Wimbledon permanga.-

...e, ora, qualche ricordo da parte di tifosi dei Dons!
Stephen Gould, che adesso vive a New York: - Sono stato un tifoso del Wimbledon, da quando arrivai a Londra nel 1979. Avevo 31 anni quando andai a vedere la finale e portai con me uno dei miei fratelli il quale, pur essendo un tifoso degli Spurs, non era mai stato a Wembley per una finale. Eravamo seduti in un settore quasi totalmente occupato dai tifosi del Liverpool e il mio cappellino dei Dons spiccava. Non mi importava affatto. Alla fine della partita, quasi tutti i tifosi del Liverpool vicino a me, mentre andavamo via, cercò di stringermi la mano per congratularsi. Tutti affermarono che pensavano ce lo fossimo meritati.-
Rob Woodward, di 34 anni: - Non ricordo molto del match, a parte il fatto di sentirmi nervoso, sollevato per il "goal" respinto, il goal e il rigore parato. Dopo il fischio finale, ci avvicinammo per stringere la mano ai giocatori, durante il giro di campo.-
Russell Earl, uno dei fondatori del Dons Trust: - Avevo 15 anni, allora, ed ero un membro dei junior Dons. Ho tifato per il club sin dal 1982 e, anche se non avevo mai assistito ad un match, li seguivo e ricordo di aver sentito in radio entrambe le vittorie sul Forest. Non assistetti neanche alla finale, in quanto i miei genitori, che ora seguono la maggior parte delle gare dell' AFC, non amavano il football ed ero troppo piccolo per andarci da solo, dato che vivevamo a Slough.-

Queste testimonianze dimostrano come nulla, neanche i soldi, possa qualcosa sull' amore per il football, quello sano, lontano dalle logiche industriali e di mercato.
Allora...W I DONS!
WE ARE WIMBLEDON!


http://www.kingstonguardian.co.uk/news/10417758._/?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/derek-and-fa-cup-821715.aspx?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/your-1988-memories-820734.aspx?

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