venerdì 31 maggio 2013

Amichevole tricolore, in programma per i Dons; prime parole di Fuller, da giocatore dei Dons!

Iniziamo con una notizia inaspettata, ma che lascerà contenti tutti gli Italian Dons: Il Wimbledon il 27 Luglio affronterà, in amichevole, il Monza, nella città brianzola.
Si tratta di una partita che, ai tifosi più vecchi, farà tornare in mente le gesta dei Dons nel Torneo Anglo-Italiano, ormai, non più esistente, e la sconfitta, proprio contro il Monza, nella finale di quella competizione, nel 1976.

Cambiando argomento, andiamo a leggere quelle che sono state le prime parole del nuovo acquisto, Barry Fuller, al "Dons Player": - Sono molto contento, in quanto ho sentito grandi cose sul club. Il mio migliore amico é Danny Kedwell e lui non può parlare troppo a voce alta del Wimbledon. Tutti hanno potuto rendersi conto dei progressi compiuti dal Wimbledon, nel salire di categoria. Voglio essere parte della storia del club ed aiutarlo a salire il prossimo gradino.
Sono il tipo di giocatore che gioca allo stesso modo sia in una squadra di vertice, che in una che si trova in fondo alla classifica. Sono proiettato e sto lavorando in vista della prima gara e spero riusciremo a collocarci dal giusto lato nella classifica, la prossima stagione.-

http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/italian-tour-details-845480.aspx?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/barry-fuller-interview-846112.aspx?

giovedì 30 maggio 2013

Nuovo obiettivo di mercato e prime parole di Arthur da calciatore dei Dons

Nelle mire dei Dons sembra essere entrato Emmanuel Oyeleke, centrocampista 20enne di proprietà del Brentford e che, nell' ultima stagione, ha disputato qualche gara in prestito al Northampton.

Il nuovo arrivo, Chris Arthur, ha rilasciato le sue prime parole da giocatore dei Wombles al "Dons Player".
Questi i passaggi più importanti delle sue dichiarazioni: - Sono felice di aver firmato per un club circondato da tanta passione, in quanto ha dei grandi tifosi ed un' ottima storia. Sto puntando a cominciare al meglio la prossima stagione.
Ho avuto un incontro con Neal Ardley, in cui egli mi descrisse il club. Immediatamente, le sue ambizioni sono diventate le mie. Il modo in cui vuole far calcio ed i giocatori che vuole portare in squadra mi sono subito piaciuti. E' stato facile decidere, per me.
Sono diretto e mi piace tenere la palla tra i piedi. Mi vedrete correre molto, dato che sono esattamente quel tipo di giocatore.-

http://www.hounslowchronicle.co.uk/west-london-sport/afcwimbledon/2013/05/30/109642-33404817/?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/chris-arthur-interview-840281.aspx?

mercoledì 29 maggio 2013

Duplice colpo, per cominciare a plasmare l' organico della prossima stagione!

Il volto del nuovo Wimbledon comincia a prendere forma, grazie all' arrivo dei primi due acquisti: Fuller, lasciato libero dal Barnet e Arthur, ex giovane delle giovanili del QPR, che ha disputato l' ultima stagione nell' Havant & Waterlooville.
Il primo, 28enne, é giudicato da Neal Ardley un vero affare: - Siamo rimasti davvero sorpresi, quando abbiamo scoperto che Barry era stato liberato. E' stato capitano della sua ex squadra ed ha sempre preteso duro lavoro dai giocatori che lo hanno circondato. Penso che sia perfetto per ciò che stiamo cercando di costruire qui.-
Per ciò che concerne Arthur, 23enne, invece, coach Ardley si é espresso in questi termini: - E' dotato di un' incredibile velocità, ha un ottimo tiro di sinistro e può anche giocare da esterno arretrato di difesa. Abbiamo visionato Chris a lungo, durante la scorsa stagione, e penso che si possa lavorare parecchio su di lui, rendendolo un ottimo giocatore.-.

http://www.wimbledon.vitalfootball.co.uk/article.asp?a=320603

martedì 28 maggio 2013

Continuano i lavori, in vista della prossima stagione

Continuano incessanti i lavori per la costruzione di una squadra che possa affrontare da protagonista la prossima League Two.
Per l' attacco, nelle mire di Neal Ardley, sembra essere entrato l' ex punta del Dartford, Charlie Sheringham, figlio del più celebre Teddy. A dispetto del cognome, però, Charlie non ha mai dimostrato il suo valore a questi livelli e, dunque, il suo acquisto potrebbe rivelarsi un' incognita.
Il manager dei Dons é, altresì, al lavoro per definire la posizione dei giovani Huw Johnson e Frankie Merrifield.
Intanto, Luke Moore attende l' offerta giusta per la sua carriera: - Se dovesse arrivare l' offerta giusta, sarei felice di rimanere al Wimbledon. Ho ricevuto appena un' offerta, al momento, ed é il caso di valutare se sia la migliore cosa, per me.-

 http://www.hounslowchronicle.co.uk/west-london-sport/allsport/2013/05/28/109642-33394532/?
http://www.wimbledon.vitalfootball.co.uk/article.asp?a=320519
http://www.wimbledon.vitalfootball.co.uk/article.asp?a=320520

lunedì 27 maggio 2013

Quando il tifo non ha confini: "Mostrami la strada verso Plough Lane: intervista con un tifoso italiano del Wimbledon"



Si può tifare una squadra della quarta divisione inglese? Sì, si può. Soprattutto quando il suo nome e i suoi colori evocano sentimenti incredibili come quelli della storia che stiamo per raccontarvi. Ma non vogliamo anticiparvi altro, troverete tutto in questo bellissimo articolo/intervista diAlessandro D’Agostino, creatore della pagina facebook Show me the Way to Plough Lane.


Sono sempre stato un appassionato di calcio inglese. Sin da bimbo, sin da quando in una televisione locale di Roma (TeleRoma 56, se non ricordo male) Michele Plastino trasmetteva “Football Please”. Non era tanto il gioco che mi interessava, quanto gli stadi, così piccoli ma ben più affascinanti rispetto all’Olimpico, con quella stramaledetta pista d’atletica; i campi, in cui l’erba era spesso una variante alla preponderante presenza del fango; ma soprattutto le folle dietro alle linee di fondo, che si scuotevano a mo’ di onda per un tiro non lontano dalla porta, che esplodevano per un gol realizzato, che rimanevano impassibili per un gol subito senza che una sola persona intaccasse l’immobilità generale anche con un solo gesto del braccio. Per i cori, le canzoni, e per le tifoserie in trasferta, sempre presenti in buon numero anche quando la squadra era retrocessa. E poi i nomi, tutti quei Wanderers, Rovers, United, che solo il nominarli ti faceva sentire in un altro mondo.


Da quegli anni lontani ho sempre seguito il calcio inglese tramite il Guerin Sportivo, che pubblicava la classifica anche della Second Division, unico campionato europeo ad avere questo onore; poi comprando a carissimo presso le riviste di calcio inglese in Italia (Shoot!, Match). Non ho mai avuto una simpatia troppo spiccata per una squadra, anzi erano poche quelle che mi lasciavano indifferente. Poi è arrivato Internet ed è stato naturale interessarmi alle divisioni minori, anche le non professionistiche.


Da quel momento non sono più riuscito a liberarmi dai Dons. Ho cominciato a “studiare” la loro storia, i campionati minori disputati, partendo da un livello assimilabile a grandi linee alla nostra seconda categoria e salendo anno dopo anno per ritornare nove anni dopo la rinascita del 2002 alla Football League. Erik Samuelson, Ivor Keller, Kris Stewart, migliaia di altri tifosi: lottano per evitare lo scempio del furto del proprio club, perdono; potrebbero disinteressarsi del calcio, schifati; tifare altre squadre, grandi squadre che certo a Londra non mancano. No, ricominciano. Ricominciano dai campetti di quartiere, che a noi Italiani possono anche sembrare pittoreschi e commoventi nella loro semplice bellezza, ma bisognerebbe immedesimarsi in quei tifosi che non più di tre anni prima organizzavano trasferte ad Anfield Road e all’Old Trafford.


È stata questa determinazione a conquistarmi e che mi ha portato a considerarmi, se non un tifoso – non ho vissuto io quello che hanno vissuto loro – un fedele seguace dei Dons. Fino a decidermi a fondare una pagina su Facebook: “Show me the Way to Plough Lane”, un canto da stadio dal retrogusto malinconico, nato da quel sentimento, la topofilia, che solo in Inghilterra può essere accostato al football.


Mi sono sorpreso ad avere mal di stomaco seguendo il sorteggio di FA Cup dello scorso novembre che sanciva l’incontro di calcio che mai avrebbe dovuto esserci, la sfida contro quella mostruosità del Milton Keynes Dons, ma che tutto sommato ha avuto il pregio di riportare a livello nazionale inglese l’ingiustizia che a suo tempo una mera speculazione finanziaria decretò la fine di un club. A seguire il campionato di quarta divisione inglese; questo appena terminato, poi, tremendo: scoramento, un po’ di speranza, ancora scoramento, capire l’inevitabilità della retrocessione e poi gioire proprio all’ultima giornata per la salvezza della squadra.


Non sono mai stato a vedere i Dons dal vivo, e durante i miei pochi viaggi in Inghilterra ho avuto l’occasione di vedere soltanto tre-quattro partite. Naturalmente è la mia speranza. Diciamo che mi sento un Emilio Salgari in sedicesimo (mi si passi il paragone), che non essendosi mai mosso da casa narrava le avventure di Sandokan nella giungla malese con ricchezza di particolari.


Da quello che ho letto, anche da chi segue la mia pagina, l’ambiente del Wimbledon è molto familiare e non è difficile parlare con il presidente,Erik Samuelson, sempre disponibile. Lo stadio, condiviso con il Kingstonian, gli originari proprietari, contiene all’incirca 5000 spettatori, e mantiene le terraces su due lati. Se vogliamo proprio dirlo, uno stadio da non-league, che comunque mantiene i ricordi della rinascita e risalita dei Dons. Sono in corso progetti per riportare il Wimbledon a casa, a Merton, a poche centinaia di metri dal vecchio stadio e sulla medesima Plough Lane, ristrutturando il Greyhound. Ma sono operazioni molto lunghe e necessitano comunque di una squadra che mantenga il suo status professionistico.


Come detto, la speranza è di poter seguire dal vivo qualche partita del Wimbledon, un giorno. Vedere i luoghi della rinascita, assistere a una partita dalla Tempest End sotto le bandiere diFlaydon – alcune veri colpi di genio. Chissà.

Forza Wimbledon!

Il "We Are Wimbledon Fund" fornisce altre 70.000£ alla società, per il mercato

L' AFC Wimbledon é un club di proprietà dei suoi tifosi. Questo é un aspetto che non va mai dimenticato.
Tifosi fantastici, volenterosi , tenaci e, soprattutto, GENEROSI. A dimostrazione di ciò, il "We Are Wimbledon Fund" (WAWF) ha raccolto 70.000£ da aggiungere al denaro da spendere nel prossimo calciomercato, portando il budget a circa 1.000.000£, somma mai raggiunta nella storia del club, dal momento della sua fondazione, nel 2002.
Neal Ardley ha voluto rilasciare delle dichiarazioni, in merito: - Vorrei ringraziare personalmente tutti quelli che hanno contribuito al "We Are Wimbledon Fund". E' un ottimo modo di procurare fondi per la campagna acquisti e le 70.000£ che sono state raccolte fanno una grande differenza, in queste difficili settimane in cui stiamo preparando la nuova stagione. Nel contempo sono fiducioso nelle nostre abilità di managment della squadra, che potranno condurre a dei buoni risultati sul campo, e constato che il nostro budget, per la stagione 2013-14, é uno dei migliori della League Two. Così, non esito a rivolgermi a tutti i tifosi del Wimbledon invitandoli a considerare la possibilità di contribuire al WAWF, se gli é possibile, perché possono ben constatare quanto lontano si possa arrivare, grazie a questa iniziativa. Naturalmente, so che questo non sarà possibile per tutti, ma se qualcuno potesse permettersi di farci affrontare i debiti diretti, i costi delle mensilità, ci sarebbe di grande, grande aiuto.-.

Anche il presidente, Erik Samuelson, ringrazia i tifosi: - Si tratta di una magnifica prova d' amore, da parte dei nostri tifosi e questa iniziativa ha già aggiunto una buona somma al budget per il mercato.-


http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/we-are-wimbledon-update-835431.aspx?

venerdì 24 maggio 2013

Tra le difficoltà legate al calciomercato, conosciamo il giovane talento Youssuf Bamba

Fare calciomercato, a volte, non é semplice neanche per coloro che possono disporre di fondi cospicui...figuriamoci per chi, come il nostro allenatore, é chiamato a realizzare miracoli a costo 0.
Neal Ardley, pur ammettendo le difficoltà legate alla necessità di costruire una buona squadra senza fondi, rimane fiducioso.
Ecco le sue parole al "Dons Player": - Fino ad ora, ho incontrato tre giocatori e ne incontrerò un altro, Venerdì. Bisogna fare un gran lavoro per far recepire i miei metodi, il modo in cui lavoriamo qui e ciò che puntiamo a raggiungere nella prossima stagione. Fondamentalmente, é questo ciò che va fatto, in quanto non siamo nella posizione di poter buttare via il nostro budget, già risicato, né cominciare a temere così presto.
Sono fiducioso sul fatto che allestiremo un' ottima squadra, per l' inizio della prossima stagione.
Comunque, sto mostrando molta moderazione e pazienza, per assicurarmi che i nostri obiettivi siano quelli giusti da inserire nelle dinamiche della squadra. Stiamo cercando di creare una squadra.-

Rimanendo in ottica "mercato", l' allenatore ha anche ammesso che Cummings potrebbe cambiare squadra.

Youssuf Bamba, calciatore francese classe 1994, appena giunto al Wimbledon, si dice molto felice di questa opportunità: - Sono felice, perché il Wimbledon é un grande club. Molta gente mi ha raccontato che questa fosse una grande squadra, in passato, ed ora stanno lavorando per tornare ai livelli cui si trovavano prima. E' un onore, per me, essere qui e spero di fare bene.-

http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/transfer-update-may-23-833383.aspx?
http://www.hounslowchronicle.co.uk/west-london-sport/allsport/2013/05/24/109642-33378201/?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/youssouf-bamba-article-833771.aspx?

giovedì 23 maggio 2013

Neal Ardley sull' importanza di puntare sui giovani. News di mercato: Meades all' Oxford United.

Il manager, Neal Ardley, accogliendo quattro giovani calciatori, individua nello sviluppo delle nuove leve la strada giusta, per la crescita del club; in un' intervista al "Dons Player", ha affermato che Youssuf Bamba, Charlie Fayers, Tom Beere e Chace Jacquart hanno il giusto potenziale per diventare dei buoni giocatori di League Two.
Sulla politica di sviluppo dei giovani: - E' vitale, per un club come noi, fare ciò. Ho giocato qui essendo un prodotto del settore giovanile del Wimbledon ed essendo arrivato all' età di 11 anni. Non avrei avuto la carriera che poi ho avuto, se non fosse stato per l' opportunità ricevuta dal Wimbledon. Lo sviluppo dei giovani é il futuro, specialmente per club con delle finanze ristrette. Produrre giocatori sta diventando cruciale. Disputiamo un campionato davvero difficile e dobbiamo essere sicuri di avere giocatori che abbiano ricevuto il giusto allenamento e siano cresciuti nel giusto ambiente. Quando saranno pronti, speriamo possano andare a comporre una prima squadra che sia abbastanza forte per noi da premiarci, per quanto seminato.
Conosciamo molte cose di questi quattro giocatori perché li abbiamo visti giocare nelle partite di "county cup" e nelle squadre giovanili. Abbiamo avuto numerosi confronti con Mark Robinson (Academy Manager) ed é fondamentale che ci sia comunicazione. E' importante che non si dia un' opportunità ai giocatori solo per simpatia nei loro confronti, o per fare numero. Non abbiamo le risorse finanziarie per un comportamento del genere.
Dalla mia esperienza con i giovani, so che nell' età compresa tra i 18 ed i 21 anni, hanno un enorme potenziale di crescita ed irrobustimento, diventare maggiormente dinamici e tramutarsi in uomini. Abbiamo necessità di dare loro questa opportunità lentamente, ma con sicurezza. Tecnicamente, sono tutti buoni giocatori, ma c'é bisogno di fare un lavoro di potenziamento fisico, con alcuni di loro. Dobbiamo velocizzare questo processo, dando loro l' opportunità di diventare i giocatori che sappiamo possono diventare. Sono tutti giocatori talentuosi, ma la parola d' ordine é "potenziale" e dobbiamo dare il massimo per sbloccare questo potenziale.-

News di mercato: Jonathan Meades si accasa all' Oxford United.



http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/ards-on-youth-832329.aspx?
http://www.oxfordmail.co.uk/sport/oxfordunited/usnews/10436873.Oxford_United_sign_Jonathan_Meades/

mercoledì 22 maggio 2013

Ricordi del ritorno nella Football League

Nella giornata di ieri é caduto il secondo anniversario della riconquista della Football League, da parte dei Dons.
Sul sito ufficiale, sono stati raccolti i ricordi di alcuni tifosi, circa quella magica giornata:

David Hall, Segretario del Dons Trust: - Era il giorno del mio cinquantesimo compleanno e, avendo tifato per i Dons per i 40 anni precedenti, capii che si trattava di un segno del destino, quando scoprii che la finale si sarebbe disputata quel giorno. Originariamente, avevo in programma una grande festa per quella sera, a Wimbledon, che ritenevo sarebbe stata perfetta per una finale a Wembley. Ma, naturalmente, non si sarebbe tenuta a Wembley! Tuttavia, non ci misi troppo tempo a decidere che, comunque fosse andata la partita, avrei fatto una festa a Manchester e portai con me la famiglia, che avrebbe pernottato lì. E' stato uno dei rarissimi viaggi per una partita, per mia moglie e mio figlio. Si unirono anche mio fratello e alcuni miei cugini (uno dei quali arrivato dalla Francia), con degli amici. Posso affermare felicemente che mio figlio, ora, é un tifoso sfegatato del Wimbledon. Tuttavia, l' Ethiad ha avuto effetto su di lui e, adesso, afferma che il City é la sua "squadra di Premier".-
Don Phillimore: - Il primo ricordo che ho vede me che parlo con il grande Roy Law sul treno per Manchester. Conosco piuttosto bene il certo di Manchester, così ci facemmo una passeggiata e, poi, ci avviammo lentamente al pub vicino lo stadio, che pullulava di tifosi del Wimbledon. Fu magnifico, un' atmosfera terrificante ed un tuffo nel passato, ai giorni del Wimbledon FC, con tutte le canzoni e le storie.-
Henrik Persson e due amici arrivati dalla Svezia, i quali non sono certo gli unici tifosi dei Dons, in quel Paese. Ecco un link al loro sito: http://www.svenskafans.com/england/afcwimbledon/ .
Carwyn Tywyn, arrivato dal Galles: - Appena una settimana prima del match, mio padre era morto improvvisamente.
Ricordo che mi trovavo seduto al sole nell' atrio dello stadio, in uno stato di leggero stordimento, riflettendo sugli eventi personali degli ultimi giorni.
Sulla via del ritorno a casa, il treno si fermò a Cardiff e fu invaso da tifosi del Leinster rugby. Notarono la mia bandiera del Wimbledon e mi chiesero il risultato. Diventarono pazzi, quando gli dissi il risultato ed il tragitto verso il West Wales divenne un gran cantare. Non ho mai sentito dei tifosi del Wimbledon cantare "Molly Malone" con tanta passione!-



http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/play-off-memories-830932.aspx?

lunedì 20 maggio 2013

Mercato: Charlie Strutton firma un rinnovo; incerto, invece, il futuro di Brown

Charlie Strutton ha firmato un nuovo contratto con i Dons: il nuovo accordo avrà una durata di due anni.
Molto contento di questa conferma é coach Ardley: - Charlie ha avuto un ottimo impatto sulle partite, in particolar modo nel finale della scorsa stagione, ed ha giocato un ruolo importantissimo nella salvezza ottenuta. Charlie é ancora un po' inesperto ed ha patito un paio di infortuni negli ultimi due anni. Comunque, sono sicuro che, se potremo contare su di lui per l' intero campionato o riusciremo a limitare il tempo dei suoi infortuni, potrà dimostrarsi un ottimo attaccante per la categoria.-
Strutton, dal suo canto, si dice felicissimo per la conferma: - Sono al settimo cielo, perché era ciò che volevo. Volevo, fortemente, rimanere al Wimbledon, dove mi sono trovato molto bene. Non stavo pensando di andare da nessuna altra parte e stavo sperando che il club mi offrisse un altro contratto. Sono felice che mi sia stata offerta una possibilità di rimanere. Sono felice di come ho giocato, durante la scorsa stagione, ma gli infortuni mi hanno tenuto fuori più a lungo di quanto pensassi. Sono già proiettato nella prossima stagione e spero sia priva di infortuni. Stavo bene, al termine della stagione ed é stato bello poter dare un contributo.
L' unico club in cui ho giocato, precedentemente, é stato il Chalfont. Quando ho assistito ad eventi come, ad esempio, la cena a Wimbledon, ho avuto la dimostrazione di quanto grande sia questo club e del grande tifo che questo ha. Ho potuto disputare le ultime due partite ed aiutare il Wimbledon a salvarsi.-

Per ciò che riguarda il portiere Seb Brown, coach Ardley ha in programma di portare avanti il dialogo circa il suo futuro al Wimbledon. Il portiere 23enne ha ancora 12 mesi di contratto con i Dons , ma intende avere delucidazioni circa la sua permanenza a Kingsmeadow.
L' allenatore si é espresso così, sulla questione: - Abbiamo avuto discussioni preliminari per capire dove dovrò vederlo. Nelle settimane a venire, saranno necessarie delle consultazioni supplementari.-

http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/charlie-new-deal-829537.aspx?
http://www.hounslowchronicle.co.uk/west-london-sport/allsport/2013/05/20/109642-33356744/?

Riunione del Trust, tenutasi il 9 Maggio: questione "Stadio" nel mirino!

Sulla pagina ufficiale del Dons Trust é stato reso noto un riassunto degli argomenti trattati durante la riunione tenutasi Giovedì, 9 Maggio.
Il primo argomento all' ordine del giorno é stato il nuovo stadio a Merton; il Chief Executive, Erik Samuelson, ed il consulente del club per lo stadio, Andrew Williams, hanno informato i membri del Board sull' attuale situazione della discussione.
Si é, altresì, parlato circa i tempi in cui raccogliere i fondi, in seguito al successo del SGM (Special General Meeting), tenutosi il 7 Maggio.
Il Board ha, poi, discusso circa la cooptazione di nuovi specialisti, all' interno dell' organo stesso, che possano aiutare ad affrontare le sfide collegate allo sviluppo del nuovo stadio e i ruoli da assegnare agli stessi.

Altri argomenti di discussione sono stati il budget della prossima stagione e la sostituzione di Paddy Sweeney, Bar Manager, ritiratosi.

http://llocally.com/thedonstrust/2013/05/19/summary-of-dtb-meeting-9-may/

venerdì 17 maggio 2013

Mercato: Sullivan sceglie il Portsmouth

Il mercato dei Dons non si apre bene: John Sullivan, portiere ex Charlton che, nella scorsa stagione, ha giocato in prestito con il Wimbledon, ha rifiutato l' offerta inoltratagli dal coach Neal Ardley, scegliendo il Portsmouth.
Queste le sue parole sulla vicenda: - Ho giocato al Wimbledon nell' ultima parte della scorsa stagione. E' un grande club e sono in debito con loro. Tuttavia, é una grande opportunità quella di andare a giocare in un grande club e ripartire con un nuovo progetto. Appena ho avuto notizia dell' interesse dei Pompey, la scelta, per me, é stata semplice. E' dove volevo andare.-

Dal canto suo, Neal Ardley, pur essendo molto dispiaciuto di aver perso Sullivan, afferma di avergli fatto la migliore offerta possibile, per il club: - Gli abbiamo fatto la migliore offerta nelle nostre possibilità. Si trattava di una buona offerta, ma, sfortunatamente, John ha scelto di andare al Portsmouth ed é stato attratto dall' importanza del club. Si é trovato molto bene al Wimbledon, ma ha deciso di andare altrove. Sono assolutamente sicuro che abbiamo fatto tutto il possibile per trattenerlo. Non c'é alcun motivo di lasciarsi prendere dal panico e posso assicurare che abbiamo un paio di assi nella manica. Abbiamo un incontro con un paio di giocatori, in questa settimana e ne incontreremo altri due nella prossima. Non abbiamo fondi illimitati al Wimbledon e dobbiamo lavorare bene, per poter far accettare il club come destinazione; ciò, a volte, richiede un po' più di tempo.-

http://www.hounslowchronicle.co.uk/west-london-sport/allsport/2013/05/16/109642-33339855/?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/ards-on-new-players-825066.aspx?

mercoledì 15 maggio 2013

Neal Ardley a lavoro per la nuova stagione

C'é aria di rivoluzione, in squadra: Neal Ardley ha rilasciato una lista di giocatori "liberati", che non faranno parte del Wimbledon che affronterà la stagione di League Two 2013-14.
I nomi sono quelli di: Jason Prior; Rashid Yussuff; Pim Balkestein; Mat Mitchel-King; Stacy Long; Curtis Osano; Chris Hussey; Kelly Youga e Louis Harris.
Il tecnico ha dischiarato che é stata una decisione difficile quella di lasciare andare questi calciatori e li ha ringraziati per il loro contributo al club: - Ho comunicato a questi giocatori che, nella prossima stagione, non ci sarà spazio per loro. Questa é la parte difficile del mio lavoro perché tutti hanno lavorato duramente ed hanno avuto un ottimo attegiamento. E' triste, ma é il calcio e se si cerca di progredire e migliorare la squadra come si vuole, anche queste cose devono avvenire.-
Coach Ardley ha, altresì, indicato i giocatori a cui intende offrire un nuovo contratto: John Sullivan; Luke Moore; Charlie Strutton e Kevin Sainte-Luce.


http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/players-released-list-821499.aspx?

Ancora tra i ricordi...


Nella giornata di ieri, sono stati tanti coloro che hanno regalato il loro ricordo, circa la magica impresa del Wimbledon del 1988.
Cominciamo con le parole di Bobby Gould, manager alla guida della "Crazy Gang", il quale ha affermato di non aver mai rivisto la partita contro il Liverpool.



Ecco le dichiarazioni da lui rilasciate: - Camminai sul campo da gioco con la coppa tra le mani e guardai la squadra che aveva vinto la competizione.-

Passiamo, ora, ai ricordi di Derek Walder, all' epoca gestore del " Wimbledon FC's Richardson Evans training ground" che, dopo la splendida finale, fu incaricato di custodire la coppa appena conquistata.
Derek racconta: - Tornammo al campo di allenamento per uno "staff party" e Syd Neal, l' allora addetto alle divise, disse che non sapeva cosa avremmo dovuto fare della coppa. Fu suggerito che la custodissi io, dato che vivevo sul posto. Sapevo che l' avrei conservata fino al giorno dopo, dato che sarebbe stata prelevata per il giro sul bus scoperto. La conservai nel mio soggiorno, ma non riuscii a dormire troppo quella notte, a causa del valore della coppa stessa! Mio figlio Adrian tornò a casa la mattina dopo e, nel giro di 10 minuti, aveva già un paio di compagni intorno a sé. Mia figlia, Julie, si mise in posa per una foto con la coppa.-



Derek continua con un pensiero agrodolce: - Erano tempi meravigliosi, per lavorare nell' ambito del football, ma le cose sono cambiate molto.-
Una chiusura sulle tristi vicende che hanno coinvolto il Wimbledon: - Hanno portato via l' anima al club. Seguo l' AFC Wimbledon, nonostante tutto, ed é grandioso vedere come lo spirito del vecchio Wimbledon permanga.-

...e, ora, qualche ricordo da parte di tifosi dei Dons!
Stephen Gould, che adesso vive a New York: - Sono stato un tifoso del Wimbledon, da quando arrivai a Londra nel 1979. Avevo 31 anni quando andai a vedere la finale e portai con me uno dei miei fratelli il quale, pur essendo un tifoso degli Spurs, non era mai stato a Wembley per una finale. Eravamo seduti in un settore quasi totalmente occupato dai tifosi del Liverpool e il mio cappellino dei Dons spiccava. Non mi importava affatto. Alla fine della partita, quasi tutti i tifosi del Liverpool vicino a me, mentre andavamo via, cercò di stringermi la mano per congratularsi. Tutti affermarono che pensavano ce lo fossimo meritati.-
Rob Woodward, di 34 anni: - Non ricordo molto del match, a parte il fatto di sentirmi nervoso, sollevato per il "goal" respinto, il goal e il rigore parato. Dopo il fischio finale, ci avvicinammo per stringere la mano ai giocatori, durante il giro di campo.-
Russell Earl, uno dei fondatori del Dons Trust: - Avevo 15 anni, allora, ed ero un membro dei junior Dons. Ho tifato per il club sin dal 1982 e, anche se non avevo mai assistito ad un match, li seguivo e ricordo di aver sentito in radio entrambe le vittorie sul Forest. Non assistetti neanche alla finale, in quanto i miei genitori, che ora seguono la maggior parte delle gare dell' AFC, non amavano il football ed ero troppo piccolo per andarci da solo, dato che vivevamo a Slough.-

Queste testimonianze dimostrano come nulla, neanche i soldi, possa qualcosa sull' amore per il football, quello sano, lontano dalle logiche industriali e di mercato.
Allora...W I DONS!
WE ARE WIMBLEDON!


http://www.kingstonguardian.co.uk/news/10417758._/?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/derek-and-fa-cup-821715.aspx?
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/your-1988-memories-820734.aspx?

martedì 14 maggio 2013

25 anni dopo...






Oggi, 14 Maggio, ricorre il venticinquennale dalla storica vittoria della Crazy Gang in Fa Cup.

Per l' occasione, qualche giorno fa, uno degli eroi di quella storica impresa, Dave Beasant, ha rilasciato un' intervista al Dons Player:




I: Sono lieto di annunciare che, questa sera, é qui con noi c'é Dave Beasant. Forse, c'é un ambiente diverso da Plough Lane, ma il cuore del vecchio Wimbledon é ancora qui. Cosa si prova ad essere qui, questa sera?




B: Qui é dove il cuore del Wimbledon FC si trova, con i tifosi guidati da Ivor Heller. I tifosi hanno riscoperto il club fondando l' AFC Wimbledon e partendo dal livello più basso. Ora, giustamente, sono tornati nella Football League. Ci stavamo tutti mangiando le unghie delle mani durante l' ultima giornata di campionato e non credo che, questa sera, ci sarebbe stato qualcuno pronto a guardare avanti, se il Wimbledon non fosse rimasto nella Football League.




I: Quel giorno memorabile é, ormai, quasi lontano un quarto di secolo, ma, in un certo senso, non sembra come se fosse stato ieri?




B: E' pazzesco. Oggi, sono stato a Wembley per fare un paio di cose e Bobby Gould era lì con me. Quando parli di 25 anni fa, ti sembra si tratti di tantissimo tempo e mi auguro che il fatto che mio figlio sia nato alla vigilia della semifinale gli dia una specie di spinta.







I: Quale fu la chiave del successo, in quel giorno del 1988?




B: Penso sia stata il fatto che fossimo una buona squadra. Credevamo l' uno nell' altro e questo ha giocato una buona parte. Avevamo quella fiducia l' uno nell' altro ed ognuno conosceva il suo lavoro. Se qualcuno non avesse fatto il proprio lavoro, non se la sarebbe dovuta vedere solo con il capitano o il manager, ma con altri nove compagni. Ciò ti rendeva sicuro, nello svolgere il tuo compito! Anche se la vittoria della FA Cup costituì un grande giorno per il Wimbledon, in qualche modo, fu solo l' inizio. Gli avvoltoi volavano su di noi, per accaparrarsi i buoni giocatori che avevamo in squadra. Alle altre squadre non piaceva giocare contro di noi, non gli piaceva ciò che facevamo e per molti di loro era perché li avevamo battuti. Appena conseguimmo quel successo, gli altri manager si accorsero che avevamo dei buoni giocatori, all' interno di quella unità. Sono stato il primo a lasciare il Wimbledon, ma la cosa positiva fu il denaro generato dalle cessioni, dato che il valore dei giocatori crebbe.







I: Quante volte hai riguardato quel rigore?




B: Personalmente, non l' ho riguardato, ma ogni volta che c'é una finale di coppa, mi reco ad assistervi. Penso che che, quando avrò 80 anni, mi recherò con una sedia a rotelle a Wembley, per assistere ad una finale di coppa! E' una cosa grandiosa perché é un qualcosa per cui sono ricordato e ogni giorno in cui c'é una finale di coppa, finisco a Wembley, in un modo o nell' altro.







I: Sei stato citato, sul sito ufficiale del Wigan, parlando circa le loro possibilità di vittoria nella finale di oggi contro il Manchester City. Quanto é importante, per questa competizione, che gli sfavoriti continuino a vincere?




B: E' capitato che mi trovassi a Wigan l' altra settimana e qualcuno dei giocatori più anziani pensò di portarmi tra loro per raccontare cosa volesse dire giocare una finale di FA Cup e come avrebbero potuto vincerla! Tattavia, si é trattato di una coincidenza. La storia del Wigan ha uno stile simile a quella del Wimbledon. Loro si trovavano nelle categorie minori, anche se non hanno scalato la piramide in poco tempo come il Wimbledon. Tuttavia, si tratta di una storia simile e, anche se si trovano nella stessa categoria del Manchester City, c'é un terribile contrasto tra i due club.







I: Sei ancora in contatto con qualcuno dei ragazzi del 1988?




B: Frequento con regolarità Lawrie Sanchez e Terry Gibson e ce ne sono un altro paio in cui mi imbatto, di tanto in tanto. Ci sono ragazzi che non ho più visto, dalla finale, anche se, lo spero, qualcuno di loro sarà qui, questa sera.







I: Neal Ardley ha appena condotto il Wimbledon attuale alla sopravvivenza e tu lo conosci abbastanza bene dal tuo periodo con i Dons e con il Watford. Cosa puoi dirci di Neal a quei tempi?







B: Ero un professionista, qui al Wimbledon, quando "Ards" era solo un ragazzino che stava progredendo nel club e si stava, ovviamente, avviando ad avere una grande carriera. Al termine della mia carriera non ebbi un contratto all' inizio della stagione e il mio local club era il Watford, così cominciai ad allenarmi con loro. Conobbi piuttosto bene sia Neal Ardley, che Neil Cox lì. In ogni momento in cui sono rimasto qui non sono mai divuto intervenire e mi sono solo dovuto far largo nell' ufficio del manager!







I: Neal é il tipo di persona che pensavi sarebbe potuto diventare un buon manager?







B: Neal sapeva di cosa parlava, quando era un calciatore ed é stato un buon giocatore.

Poi, é andato avanti, facendo tirocinio, allenando l' academy del Cardiff. So che c'é differenza con l' allenare in Football League, ma ha affrontato bene il passaggio e sono contento che abbia aiutato il Wimbledon a sopravvivere.



http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/beasant-interview-in-full-820049.aspx