giovedì 2 giugno 2016

Bastano due goal per permettere al sogno di proseguire...

Solitamente, ogni partita, su questo blog, viene commentata riportando numeri, statistiche e altro materiale di questo tipo.
Questa volta, no. Sarebbe riduttivo.
La vittoria di Lunedì (scusatemi il ritardo nello scrivere il post, ma cause di forza maggiore mi hanno costretto a rimanere senza pc per qualche giorno) ha un significato troppo profondo, è troppo preziosa per poter essere ridotta a qualche freddo numero.
Abbiamo giocato bene, meglio dell'avversario, affrontando la gara in modo intenso, preciso e secondo le direttive di un allenatore, Neal Ardley, che, negli anni, sta confermando, da allenatore, quel ruolo da "bandiera" già avuto da calciatore. Questo è sufficiente da sapere. Per il resto, possono parlare le immagini che hanno invaso il web al termine del triplice fischio finale. Immagini di gioia, di tripudio, che rendono onore al grande sforzo profuso dai calciatori, sul rettangolo verde, e dai tifosi che, settimana dopo settimana, hanno accompagnato i ragazzi nella realizzazione di questo sogno.
Un altro step è stato messo alle spalle. Pensando al punto da cui siamo partiti, sembra lecito provare quasi un po' di vertigini al pensiero di essere giunti al terzo gradino della piramide; il tutto senza grandi e ricchi proprietari alle spalle, ma solo grazie alla generosità di una tifoseria affezionata e a qualche sponsor che ha preso a cuore la causa.
In questi anni, se ne sono vissute tante, dalle parti di Kingsmeadow.
Di sicuro, una menzione speciale è stata meritata dal manager Neal Ardley, ebbro di gioia nel dopo gara di Lunedì. "Quando abbiamo messo dentro quel rigore, all'ultimo minuto, ero fermo lì, immobile, a guardare i nostri tifosi che saltavano festanti", ha esordito. "Sapevano che, ormai, ce l'avevamo fatta. L'emozione ha elettrizzato i peli sul mio collo. E' stato esilarante.
Rimanere fermo lì, al termine della gara, di fronte a 20000 tifosi dei Dons, sapendo che si tratta del tuo club, di quello in cui sei entrato ad 11 anni, credo sia la cosa migliore nella vita.
Questa gente ha sposato la causa di questo club 14 anni fa e aver contribuito a scrivere un pezzettino di questa giornata mi rende molto orgoglioso".
Appena dopo la promozione sono arrivati gli addii di Callum Kennedy, Sean Rigg e Adebayo Akinfenwa. Notizie tristi, certo, ma che, in questo momento, non possono intaccare la gioia che stiamo provando. Occorre abbassare la testa e cominciare a programmare la prossima stagione, ma lo spirito continuerà ad essere questo, ancora a lungo:



C'MON DONS!

http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/neal-it-was-exhilarating-3130522.aspx?