Tre, maledetti, minuti di follia.
Questa potrebbe essere la spiegazione adatta per questa assurda sconfitta maturata a Kingsmeadow per i Dons.
Tre minuti, i primi della seconda frazione di gioco, un lasso di tempo in cui si è riusciti a buttare via un primo tempo stradominato, in cui ha spiccato un Elliott eccellente, palesemente desideroso di ben figurare contro la sua ex squadra, lasciando per strada tre punti che, all'intervallo, quasi nessuno pensava di poter perdere.
Il Wimbledon, tuttavia, è così.
La scorsa stagione, e non solo, se ne è avuta più volte la dimostrazione.
Cosa avvenga in questi momenti di black-out è difficile dirlo.
Ciò che è sicuro, tuttavia, è che con i punti persi in questo modo la classifica finale potrebbe essere, di anno in anno, diversa.
Neal Ardley, piuttosto seccato al termine della gara, come leggerete, potrà lavorare su questo aspetto, ma non sarà facile venirne a capo.
Non parliamo di limiti tecnici, ma caratteriali.
Un visibilmente nervoso Neal Ardley, al termine della gara, ha così commentato la sconfitta: "Ho più volte detto loro di rimanere uniti di fronte alle avversità.
Dopo aver concesso il goal del pareggio all'inizio del secondo tempo, avremmo dovuto reagire e non ci saremmo trovati a prenderne un altro dopo due minuti.
Avendo giocatori molto alti, hanno tentato più volte di mettere palle alte all'interno della nostra area.
La cosa che più mi dispiace è che la squadra abbia smarrito la propria disciplina.
Avremmo potuto rientrare in partita, ma la abbiamo trasformata in una lotta contro dei giganti e questo non può che crearmi del disappunto".
http://www.bbc.com/sport/0/football/33857875
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/crazy-spell-stuns-dons-2629707.aspx
http://www.afcwimbledon.co.uk/news/article/reaction-frustrates-neal-2630389.aspx